Il Vero Corallo che devi cercare
Non è tutto corallo quello che è rosso
I prodotti simili al Corallium rubrum maggiormente presenti in commercio sono:
· Oggetti in resina: facilmente individuabili per la leggerezza e la colorazione intensa e perfettamente identica nell’intero manufatto;
· Ceramica colorata: anche questa facilmente individuabile dal rumore vetroso ottenuto dallo sfregamento dei pezzi e dal colore quasi puntinato;
· Conchiglia colorata: si riconosce per il colore acceso, alternato ad un colore più chiaro sotto forma di striature;
· Corallo sintetico Gilson: nome derivante dal suo inventore francese Pierre Gilson. Si ottiene dalla calcite polverizzata, compressa, aggregata con collanti ed opportunamente tinta. La realizzazione tecnica è notevole visto che presenta valori di densità ed indice di rifrazione assimilabili a quelli del corallo;
· Corallo Bambù (Bamboo): è un coralloide della sottoclasse esacorallia che si presenta nei fondali marini in forma non ramificata ma in bacchette somiglianti al bambù. Il colore è bianchiccio, è altamente poroso, motivo per cui si presta alla colorazione artificiale che penetra facilmente sino all’interno. Una volta lavorato e colorato si presenta molto simile al corallo, ma un attento esame soprattutto per i pezzi sopra i 5mm di diametro, lo rende riconoscibile: un minimo ingrandimento consente l’individuazione di striature a bande più scure o più chiare tipiche del bambù. A volte si nota una colorazione non uniforme e dove il pezzo presenta delle imperfezioni (fori o piccole lesioni) emerge una colorazione molto più scura o quasi nera. I manufatti al di sotto dei 5mm presentano colorazione uniforme, assenza di striature e pochissimi puntini scuri tanto da rendere difficile la distinzione con il Corallium rubrum.
· Oggetti in resina: facilmente individuabili per la leggerezza e la colorazione intensa e perfettamente identica nell’intero manufatto;
· Ceramica colorata: anche questa facilmente individuabile dal rumore vetroso ottenuto dallo sfregamento dei pezzi e dal colore quasi puntinato;
· Conchiglia colorata: si riconosce per il colore acceso, alternato ad un colore più chiaro sotto forma di striature;
· Corallo sintetico Gilson: nome derivante dal suo inventore francese Pierre Gilson. Si ottiene dalla calcite polverizzata, compressa, aggregata con collanti ed opportunamente tinta. La realizzazione tecnica è notevole visto che presenta valori di densità ed indice di rifrazione assimilabili a quelli del corallo;
· Corallo Bambù (Bamboo): è un coralloide della sottoclasse esacorallia che si presenta nei fondali marini in forma non ramificata ma in bacchette somiglianti al bambù. Il colore è bianchiccio, è altamente poroso, motivo per cui si presta alla colorazione artificiale che penetra facilmente sino all’interno. Una volta lavorato e colorato si presenta molto simile al corallo, ma un attento esame soprattutto per i pezzi sopra i 5mm di diametro, lo rende riconoscibile: un minimo ingrandimento consente l’individuazione di striature a bande più scure o più chiare tipiche del bambù. A volte si nota una colorazione non uniforme e dove il pezzo presenta delle imperfezioni (fori o piccole lesioni) emerge una colorazione molto più scura o quasi nera. I manufatti al di sotto dei 5mm presentano colorazione uniforme, assenza di striature e pochissimi puntini scuri tanto da rendere difficile la distinzione con il Corallium rubrum.
Elementi di garanzia dell’autenticità del prodotto
Il Marchio del Corallo
Il marchio “Corallium rubrum ad Alghero” garantisce l’autenticità del prodotto. Esso verrà apposto sul prodotto stesso, sull’etichetta che accompagna il prodotto e sulla sua confezione. Inoltre potrà essere utilizzato sulla carta intestata, le insegne, le vetrofanie, il materiale promozionale o pubblicitario e sulle pubblicazioni.
Un altro elemento che garantisce la commercializzazione o la vendita di prodotto autentico è l’iscrizione del produttore o commerciante in un apposito elenco dei Licenziatari del Marchio, tenuto presso il Comune di Alghero e diffuso sul sito istituzionale, curato ed aggiornato dall’organismo competente.