Il Corallium Rubrum in epoche remote
Da amuleto a gioiello prezioso
La pesca del corallo in Sardegna risale ad epoche remote poiché presso i popoli antichi era utilizzato come amuleto e ornamento, per le sue presunte proprietà curative e apotropaiche. Nel medioevo invece il suo colore fu abbinato a quello del sangue di Cristo e dei martiri e perciò divenne elemento prezioso assai ricercato.
I mari antistanti la città di Alghero ne erano particolarmente ricchi anche a basse profondità. Il legame tra il prezioso elemento naturale e la città affonda le radici in particolare nell’epoca della conquista catalana a metà del XIV secolo, quando Alghero divenne centro nevralgico della pesca del corallo e tutti coloro che la praticavano erano tenuti a versare le tasse in città.
Lo stemma di Alghero e il Corallo
Il simbolo di una città
In virtù di questo ruolo il corallo venne inserito nel primo stemma concesso alla città dal re Pietro IV e vi rimase fino all’epoca attuale. La pesca veniva effettuata con la croce di Sant’Andrea, modificata poi nell’ingegno, metodo assai dannoso per i fondali che in Sardegna fu vietato solo nel 1979.